Mondiali di nuoto, Italia super vince 9 medaglie ed è terza nel medagliere

Azzurri da 10 e lode tornano da Budapest carichi di gloria, medaglie, record e grandi prestazioni. Siamo andati sopra ogni aspettativa - ha dichiarato il Direttore Tecnico Cesare Butini - abbiamo fatto più di quanto ci aspettassimo considerati i cicli di lavoro condizionati dall'inserimento in calendario di questo mondiale nel periodo che generalmente destiniamo al Sette Colli. Bravi tutti, atleti, tecnici, dirigenti e le società capaci di garantire attività malgrado le enormi difficoltà dovute al Covid e ai rincari energetici.

Fabrizio d'Andrea (ph. credit https://www.federnuoto.it/)

(12/07/2022) Ma quanto è forte questa nazionale, soprattutto maschile, che ad ogni manifestazione internazionale vince sempre di più grazie ad un numero importante di atleti che è giusto ormai chiamare campioni. In Ungheria i "nostri" hanno superato per ori e numero di medaglie il precedente di riferimento che risaliva a Gwangju 2019 con 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi.

Quando ci sono i nostri in gara le aspettative sono altissime sia che si parli di olimpiade che di mondiali (a livello europeo dominiamo) e questo è a loro merito perché sono forti e lo dimostrano in acqua. E poi sono un gruppo unito, giovane e fatto di persone serie, ragazzi e ragazze molto simpatiche e al tempo stesso integerrimi professionisti. Insomma la nazionale italiana di nuoto è motivo d'orgoglio per lo sport italiano.

Una Italia da 10 e lode. Anche la rassegna iridata di Budapest (nella meravigliosa Duna Arena, forse l'impianto natatorio più bello e funzionale del mondo) ci ha fatto ridere e gioire con i nostri portacolori che tornano a casa carichi di medaglie (5 ori 2 argenti 2 bronzi), gloria, record e grandi prestazioni: un bottino mai visto ed ulteriori certezze che non fanno altro che aumentare le aspettative in vista dei campionati europei, in programma allo Stadio del Nuoto di Roma (Foro Italico) dall'11 agosto.

Dicevamo dei nostri campioni che con le loro performance hanno costretto anche gli addetti ai lavori stranieri a spellarsi le mani a partire dalla prodezza di Thomas Ceccon che vince l'oro nei 100 dorso con tanto di record del mondo (sono un paio gli italiani che possono vantare l'accoppiata oro/record), dalla prestazione monstre di Greg Paltrinieri che nei 1500 stile libero va in fuga fin dal tuffo e per tutte e trenta le vasche fino a schiantare i fortissimi avversari (Fink, Wellbrock e Romachuck) e sfiorare il record del mondo. Per finire con la 4x100 mista (Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi), l'ultima gara dei mondiali con gli azzurri che conquistano l'oro proprio nella gara che dà la dimensione di quanto sia forte il nostro movimento. 

Questa è la nazionale italiana di nuoto più forte di sempre, se in passato abbiamo goduto delle prestazioni di singoli atleti (Giorgio Lamberti e Federica Pellegrini tanto per fare due esempi) ora invece abbiamo una serie di atleti da podio in ogni stile: nel mezzofondo spicca sempre Gregorio Paltrinieri, immenso anche quest'anno (come ormai da almeno 7/8manni), nel dorso, nel delfino e nello stile libero quel fenomeno polivalente che risponde al nome di Thomas Ceccon (ricercatissimo anche dalle Univesità americane), nella rana abbiamo due fenomeni come Nicolò Martinenghi e Benedetta Pilato. E ancora Federico Burdisso nel delfino e Ale Miressi nello stile libero, Alberto Razzetti nei 200 e 400 misti. Insomma una squadra senza grandi punti deboli pur senza essere delle super potenze di questo sport come Stati Uniti e Australia che però possono godere di strutture (impianti), soldi e società (e università) di un livello irraggiungibile.  

Certo c'è un problema nel settore femminile, scontiamo l'addio alle gare di Federica Pellegrini che negli anni con le sue gesta ha coperto le mancanze della squadra. Benedetta Pilato a parte (lei è un talento assoluto che ci darà grande soddisfazioni nei 50 e nei 100 rana) non abbiamo atlete d vertice a livello internazionale: soffriamo un po' in tutti gli stili, non riesco ancora a capire come mai Margherita Panziera si sciolga negli appuntamenti più importanti quando con il talento che ha nei 200 dorso potrebbe vincere medaglie a ripetizione (forse manca la personalità). E non riesco a capire il parziale ridimensionamento nelle prestazioni di Simona Quadarella che da quando è scoppiata la pandemia da Covid ha faticato tanto a trovare gli stimoli per allenarsi e lo abbiamo poi visto in gara sia alle olimpiadi di Tokyo che ai mondiali di Budapest. Per non parlare di Ilaria Cusinato, su di lei avrei scommesso perché nei 200 e 400 misti sarebbe, appunto con il condizionale, stata una grande e invece evidentemente per lei le priorità sono altre. Poi ci sono le varie Elena Di Liddo, Silvia Di Pietro e Martina Carraro che sono delle bravissime atlete ma purtroppo non vincenti. Toccherà al CT Cesare Butini stilare un piano per risollevare le sorti delle nostre ragazze perché le olimpiadi di Parigi nel 2024 sono praticamente dietro l'angolo.

MEDAGLIERE ITALIA A BUDAPEST (5 - 2 - 2)

ORO (5)
100 rana mas
1. Nicolò Martinenghi 58"26 RI

100 dorso mas
1. Thomas Ceccon 51"60 RM RE RI

100 rana fem
1. Benedetta Pilato 1'05"93

1500 stile libero
1. Gregorio Paltrinieri 14'32"80 RE CR

4x100 mista mas
1. Italia 3'27"51 =RE RI
con Thomas Ceccon 51"93, Nicolò Martinenghi 57"47, Federico Burdisso 50"63, Alessandro Miressi 47"48

ARGENTI (2)
50 rana mas
2. Nicolò Martinenghi 26"48

50 rana fem
2. Benedetta Pilato 29"80

BRONZI (2)
4x100 stile libero mas
3. Italia in 3'10"95
con Alessandro Miressi 48"38, Thomas Ceccon 47"57, Lorenzo Zazzeri 47"35, Manuel Frigo 47"65

800 stile libero fem
2. Simona Quadarella 8'19"00

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